martedì 29 novembre 2016

Scrutatori troppo spesso scelti dalla politica


Darebbe sicuramente molto fastidio trovare nei seggi, domenica 4, tra gli scrutatori persone che hanno un lavoro, mentre ci sono molti cittadini disoccupati a cui farebbe comodo anche un piccolo compenso. Ad Anagni, e non solo, da sempre gli scrutatori vengono scelti in modo clientelare, con la scusa di garantire il corretto svolgimento dell'elezione, per il quale invece esistono i rappresentanti di lista (non pagati). La nuova politica è fatta anche di tanti piccoli segnali.

venerdì 25 novembre 2016

Anagni - L'unione dei sindaci comincia a dare i suoi frutti a difesa dell'ospedale

Anagni. Sanità. Firmato l’atto aziendale. ...

Per il momento la vera novità nella vicenda dell'ospedale è che l'iniziativa non è più solo dei cittadini ma anche la politica (vedi per esempio prese di posizione dei circoli dei partiti) si sta muovendo nel modo che le compete: positiva e decisiva soprattutto l'unione dei sindaci.
L'importante è che questi impegni dell'Asl si concretizzino e non restino solo promesse elettorali (4 dicembre).
Resta irrisolto il problema principale che è quello dell'emergenza. I nostri codici rossi rischiano di morire sulle ambulanze o aspettando l'auto medica, visto che non c'è il medico sull'ambulanza e non abbiamo una piazzola adeguata per l'elisoccorso. 
(L'unico documento sulla chiusura dell'ospedale di Anagni)

Quanto al riconoscimento giuridico sarebbe interessante trovare il documento ufficiale di chiusura dell'ospedale di Anagni. Tale documento non esiste: la sua chiusura «temporanea», avvenuta mentre c'era un ordinanza favorevole del Consiglio di Stato, fu stabilita con un semplice foglietto partito dall'Asl. Il TAR bocciò il ricorso dei cittadini del comitato per vizi di forma senza pronunciarsi sull'utilità dell'ospedale.


Il dott. Fabio Roiati spiega cosa accadrà ora al presidio ospedaliero di Anagni

Comunicato stampa dei partiti di maggioranza (da Anagnia).



martedì 22 novembre 2016

Anagni ospedale - Consulta dei sindaci per modifiche all'atto aziendale

E' in corso la consulta dei sindaci per apportare modifiche all'atto aziendale. Auspichiamo che ci siano novità positive per il nostro ospedale.
Sulla necessità dell'ospedale di Anagni esistono solo pareri positivi cominciando da quello del Consiglio di Stato (vedi sotto). La sua quasi completa chiusura è stata una decisione politica

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/09/chiusura-dellospedale-di-anagni-la-vera.html

Segue: copia parziale dell'ordinanza del Consiglio di Stato 26 agosto 2011.



sabato 12 novembre 2016

Comunicato del Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni”

Sono passati  ben 18 mesi da quando l’atto aziendale della ASL di  Frosinone approvato con  DCA 1 Aprile 2015 n. U00134, decretava con 8 righe un minimo di riorganizzazione sanitaria del Presidio di Anagni, ben poca cosa, ovviamente, di fronte  alle esigenze di servizi sanitari della popolazione residente a nord della provincia di Frosinone.

Tuttavia, quelle poche righe rappresentano ancora una speranza da cui ripartire e la  loro attuazione permetterebbe una  concreta offerta di assistenza  sanitaria per molte necessità di intervento, evitando inutili file e sovraffollamenti del Pronto Soccorso di Frosinone o di Colleferro, per quelle patologie, codici  verdi e  gialli, che potrebbero essere trattate in loco, in linea con quanto  è prescritto dai Livelli  Essenziali  di Assistenza  ( LEA).

Pertanto, le proposte di riorganizzazione e ottimizzazione del lavoro all’interno del Presidio Sanitario di Anagni si possono sintetizzare come segue :

assegnazione di almeno 3 medici per il  Punto di Primo Intervento, di cui un anestesista rianimatore e due  medici di Medicina d’ urgenza.

Assegnazione di almeno 3 tecnici di laboratorio che insieme ai due già in servizio garantirebbero l’operatività del Laboratorio analisi nelle  ore  diurne  e la reperibilità nelle  notturne, stante l’ elevato numero di prestazioni attualmente  effettuate.

Acquisto di una nuova apparecchiatura  per esami Tac.

Acquisto di un nuovo ecografo multidisciplinare a disposizione dei Cardiologi, dei chirurghi, dell’ urologo e dei medici del P.P.I.

Rinnovo e ammodernamento delle  apparecchiature radiologiche.

Si sottolinea  l’importanza  del prossimo arrivo del Tomomammografo, donato da BANCANAGNI, che aprirà una nuova prospettiva nel campo della  prevenzione del cancro della  mammella.

Tale forma di riorganizzazione avrebbe  anche la  disponibilità, più volte dichiarata, di personale infermieristico qualificato, già dipendente dell’ Ospedale di Anagni, che collaborerebbe in forma volontaria, previa   stipula  di assicurazione.


Anche la  copertura economica potrebbe ricavarsi dai Fondi Regionali destinati attualmente al PAT, temporanea e inutile prestazione  sanitaria che coinvolge i medici di base per la stessa assistenza prestata dal  Punto di Primo Intervento, e che determina un’evidente dispersione di  risorse.

                  A tali  richieste va premessa  una  condizione indispensabile:

L’ Ospedale deve essere  messo in sicurezza con i provvedimenti necessari a garantire la vigilanza degli accessi e degli ambienti per  scongiurare danneggiamenti  e furti di apparecchiature, come è accaduto di recente.

In questi giorni verrà sottoposto a revisione, come  da  regolamento, l’ Atto Aziendale e anche il Sindaco Bassetta avrà la possibilità di intervenire nella discussione  per chiedere:

l’attuazione e il rafforzamento del testo attuale, sottoscritto a suo tempo dal Sindaco del Comune di Anagni e che rappresenta per il primo cittadino di Anagni, come  per ogni altro sindaco, l’ esercizio della  sua  funzione di tutela responsabile della  salute  dei cittadini.

L’ intervento della  ASL per chiarire  la situazione, ibrida e contraddittoria, della  struttura, e bloccare quanto sta succedendo perché,  al di là di contrasti  interni  all’ Azienda, sono inaccettabili i disagi e i rischi sopportati da decine e decine di persone già assistite o che  hanno necessità di esserlo.

Nel frattempo, quali sono state le azioni concretamente effettuate per la riorganizzazione dell’ Ospedale da parte, in primo luogo, del Sindaco di Anagni e di quelli dei Comuni  limitrofi che ad Anagni fanno riferimento?

Alla votazione della delibera da parte dei 9 Consigli Comunali per il riconoscimento di area  disagiata  per il  grave stato di criticità economico - sociale – ambientale e sanitario del territorio, con la richiesta di un ospedale  sede di pronto soccorso con delle caratteristiche organizzative  di base, doveva far seguito la immediata  presentazione della richiesta nelle sedi opportune, Regione e Ministero della Salute.

Sembra invece che i sindaci si siano accontentati di aver votato la delibera e sono perciò  doppiamente rinunciatari, in quanto hanno tutti riconosciuto la drammaticità socio-sanitaria del nostro territorio, ma non si sono prodigati e non si  prodigano con tutte le loro forze per proporre direttamente  e convintamente al Commissario  Zingaretti la soluzione di almeno uno dei problemi  di questo territorio, quello dell’ assistenza sanitaria.

La loro inerzia di fatto rischia di diventare complicità.

Lo stesso disinteresse e disimpegno sono del tutto evidenti nella non azione dei  rappresentanti politici regionali e parlamentari, eletti con i  voti dei cittadini dell’area nord della provincia. Eppure le interrogazioni dei parlamentari e dei consiglieri regionali in molti casi sono state determinanti per la riapertura di Ospedali e Pronto Soccorso. Per fortuna i referenti locali cominciano a prendere atto dell' inerzia di questi politici. Come si evince dall’apprezzabile  intervento  del segretario del Circolo PD di Anagni, prof. Francesco Sordo, che  ha  coinvolto gli altri Circoli del territorio per un impegno  immediato e concreto sulla situazione di  emergenza dell’ Ospedale di Anagni.

Come intendiamo proseguire noi del “ Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni “ ?

In assenza di risposte immediate e soddisfacenti,  prenderemo iniziative che coinvolgano tutti i cittadini dei comuni interessati, associazioni e gruppi politici che hanno a cuore la sanità nel nostro territorio, chiamando a rispondere in un’ Assemblea pubblica, tutti i rappresentanti politici espressi dalla  nostra  provincia.

                                                             Il Comitato  “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni  ”

giovedì 10 novembre 2016

Anagni, circoli PD area nord: appello all'ASL, alla Regione e ai propri Parlamentari a sostegno dell’ospedale

Comunicato stampa del PD di Anagni e della zona nord.

“Fermate subito il declino del presidio sanitario di Anagni”. Sul destino dell’ospedale della città dei Papi intervengono con forza i circoli del Partito Democratico dell’Alta Ciociaria. I coordinatori Democratici di Anagni, Ferentino, Paliano, Fiuggi, Piglio, Serrone, Acuto, Sgurgola e Torre Cajetani rivolgono in queste ore un appello al commissario ASL Macchitella e alla Regione Lazio, nella persona del commissario e presidente Zingaretti, affinché si blocchi la situazione di stallo che sta portando alla morte, lenta, del presidio ospedaliero, riferimento per un intero comprensorio. I programmi e i progetti per l’ospedale sono altri.
Quello che sta avvenendo in queste ore all’interno dell’ospedale fa prospettare il blocco totale dei servizi e non il rilancio, seppur graduale, di questa fondamentale struttura. Pertanto è necessaria un’azione immediata del commissario Macchitella perché ottemperi agli impegni presi relativamente all’ospedale di Anagni e al suo punto di primo intervento. Ed è altresì indispensabile l’impegno della Regione Lazio per una efficace vigilanza affinché il rilancio proceda determinato. All’appello si aggiunge anche il circolo del PD di Colleferro che, insieme ai circoli del frusinate, aveva già sottoscritto una missiva a Zingaretti e alla cabina di regia sulla Sanità, ormai un anno fa, richiedendo di rispettare l’atto aziendale e di fornire l’ospedale di quei servizi che erano previsti nel cosiddetto “Piano Roiati”. Il tutto in parallelo con la richiesta di sindaci e consigli comunali dell’area nord che avevano, addirittura, investito il Ministro della Salute, per un intervento eccezionale, al fine di ripristinare un servizio sanitario adeguato per un’area disagiata dal punto di vista ambientale e sociale.

L’appello è rivolto in queste ore anche agli eletti della provincia di Roma e Frosinone, l’assessore regionale Mauro Buschini e il consigliere Marino Fardelli, i parlamentari Maria Spilabotte, Francesco Scalia, Nazzareno Pilozzi e Renzo Carella, al presidente della provincia Antonio Pompeo e inoltre alla segreteria provinciale del PD guidata da Simone Costanzo. Il messaggio è chiaro: non c’è più tempo. Occorre intervenire subito.
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lunedì 7 novembre 2016

Chiusura dell'ospedale di Anagni. La vera storia (Già pubblicato nel 2014)


(L'unico documento sulla chiusura dell'ospedale di Anagni)
Circa quattro anni fa, 5 novembre 2012, avvenne la chiusura "temporanea" dell'ospedale di Anagni, decretata dall'ASL di Frosinone nel momento in cui il commissario Bondi, in carica dal 16 ottobre 2012, chiese di tagliare 1963 posti letto nelle province del Lazio in base al  decreto Balduzzi che fissava il numero dei posti letto a 3,7 per mille dai 4.2 precedenti.
Questa chiusura fu un atto politico: si colpì di fatto un ospedale, che aveva a suo favore una ordinanza del Consiglio di Stato, ma che in quel momento era politicamente molto debole anche per le note vicende del consigliere regionale Fiorito, per salvare, probabilmente, altri ospedali politicamente più forti. In sostanza i posti letto da tagliare in Ciociaria sono stati in gran parte quelli di Anagni.
Nell'ordinanza di chiusura temporanea per presunti motivi di sicurezza, a quanto mi risulta, non era chiara la firma (ved Allegato). Infatti in quel momento l'ASL/FR aveva un reggente, in quanto il direttore sanitario Carlo Mirabella era in gravissime condizioni di salute.
Tutti i personaggi di questa vicenda sono ciociari, per questo non è prioritario per noi che il direttore dell'ASL sia ciociaro, bensì che sia competente e super partes.
Per noi è fondamentale:
1 - Riportare il numero dei posti letto nella provincia dall'attuale 1.8 per mille al 3.7 nazionale.
2 - Distribuire le risorse in modo equo, dando precedenza a chi si trova nella situazione peggiore. Per Anagni è decisivo il ripristino del Pronto Soccorso e di altri reparti.

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Nel documento comunque non si fa riferimento ad alcuna perizia  che possano darne una giustificazione. Questo documento, "estremamente generico" e privo di allegati, è stato accolto con debole resistenza da parte dell'allora amministrazione, senza valutare la possibilità di impugnarlo anche legalmente per interruzione di pubblico servizio e mancato rispetto della sentenza del Consiglio di Stato.
L'unica risposta fu quella dei cittadini del Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni che fece ricorso al TAR del Lazio.
E così è finita, speriamo momentaneamente, la storia centenaria del nostro ospedale.
Il ricorso del Comitato fu respinto dal TAR del Lazio, nel febbraio 2014, per vizi di forma.

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/08/considerazioni-sulla-situazione.html
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2016/02/28-febbraio-2011-nasceva-il-comitato.html
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2012/11/anagni-nell-invitare-la-citta-un.html
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/01/sos-dallospedale-di-anagni-lettera-al.html