sabato 27 giugno 2015

Anagni ernica e romana

Sabato 27 giugno, alle ore 17.30, presso l’Auditorium comunale di Anagni (corso Vittorio Emanuele) si terrà la seconda conferenza del ciclo “Flashback Anagni”, inaugurato lo scorso 8 maggio con una conferenza su Bonifacio VIII ed il suo palazzo.
Questa volta tratteremo la storia di Anagni durante i periodi ernico e romano, soffermandoci in particolare su quelli che sono state le scoperte archeologiche nel nostro territorio. A fare da relatore per questa conferenza sarà il dott. Paolo De Paolis, laureatosi con una tesi sulla mappatura dei monumenti antichi di Anagni. Si parla sempre di Anagni come “città medievale”, come “città dei Papi”, eppure tra le sue mura (ma anche le periferie questa volta nascondono sorprese straordinarie) sono custoditi reperti di inestimabile valore storico risalenti all’Antichità. Il primo periodo aureo della sua storia Anagni lo ha avuto sicuramente come capitale e città santa della Confederazione ernica e poi sotto le insegne di Roma come centro agricolo di prim’ordine e residenza imperiale, non perdendo comunque la sua funzione di città santa.
Il forte legame tra la religione ancestrale degli Ernici ed i nuovi culti capitolini segnerà la storia dell’Anagni antica e sarà un aspetto sottolineato anche dall’imperatore Marco Aurelio in una sua famosa lettera a Frontone; quelle parole ci spingono a parlare di Anagni come della “città degli altari”, dove il sentimento religioso era ancora fortissimo. Anagni però fu anche centro politico del periodo, prima di tutto con gli Ernici (il generale Levio Cispio è uno dei protagonisti assoluti della storia del Lazio antico nel periodo dei primi anni della Repubblica Romana) e poi con i Romani, quando il generale e poi console anagnino Fabio Valente arriverà ad essere il padrone dell’Impero durante la guerra civile del 69 d.C. (oltre ad essere il benefattore della propria città natale in quel periodo) o quando la concittadina Marcia Otacilia, amante dell’imperatore Commodo prenderà parte alla congiura che porterà all’assassinio del “princeps”.
Insomma, anche in questo secondo appuntamento di Flashback Anagni ci sarà molto, anzi, moltissimo da dire su un periodo da sempre trascurato ma troppo importante per essere tralasciato come quello dell’Anagni ernico-romana; senza dubbio un’epoca su cui riflettere per riscoprire quelle che sono le nostre radici storiche e culturali.
                                                                                              IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ANAGNIA REDIT

martedì 16 giugno 2015

Anagni - Pagella alle nostre scuole superiori

https://eduscopio.it/percorso-studenti-scelta-scuola-superiore#mapSlide



La Fondazione Giovanni Agnelli ha elaborato Eduscopio, una banca dati in cui ha confrontato e valutato oltre 4.000 scuole. Le scuole superiori di Anagni ne escono piuttosto male.  Noi di AnagniScuolaFutura riteniamo, a prescindere da questa analisi, che una scuola che abbia come riferimento il merito e non favoritismi e clientelismi non dovrebbe tardare a dare risultati.



Negli ultimi anni la scuola anagnina ha subito duri colpi: la perdita in due trienni successivi  dei finanziamenti per l'edilizia scolastica, la perdita negli anni passati dei 4 milioni per la nuova scuola media, la chiusura della sede della scuola media Vinciguerra che aveva introdotto metodi innovativi spesso incompresi.
Sembra un po' troppo per Anagni, considerata città degli studi e dove, secondo la tradizione, insegnò anche san Tommaso d'Aquino.
                                       
https://eduscopio.it/percorso-studenti-scelta-scuola-superiore#mapSlide

L'articolo: Eduscopio, il primo cannocchiale per trovare la scuola superiore «giusta»

lunedì 15 giugno 2015

Anagni - Festa delle Stelle‎, sabato 20 giugno, piazza Innocenzo III


Comunicato

Una giornata all'insegna della libera informazione, di scambio di idee, di cultura e divertimento per grandi e piccini. La bellissima piazza Innocenzo III ospiterà eletti 5 stelle in tutte le istituzioni, artisti locali e soprattutto cittadini che hanno voglia di voltare le spalle alla vecchia politica per un nuovo modo di amministrare la Res Publica











Non solo politica ma anche cultura, programma della Sala Gregorio IX, un'occasione per conoscere Anagni, la sua storia e i suoi monumenti, attraverso aneddoti e racconti che non troverete su nessun libro di storia. Un evento più unico che raro.
Prenotati per le visite: prenotazioni@anagni5stelle.it

https://www.facebook.com/events/1450339841945302/

giovedì 11 giugno 2015

Anagni - La Stazione Spaziale Internazionale o ISS, con Samantha Cristoforetti, sui cieli della Ciociaria

La Stazione Spaziale Internazionale o ISS, con Samantha Cristoforetti, il 5 giugno mentre si dirige verso Acuto, paese di origine dell'astronauta Guidoni. Foto di Carlo Ribaudo


La Stazione Spaziale Internazionale che transita, il 4 giugno, vicino a Venere (sotto).
https://www.facebook.com/carlo.ribaudo.97/posts/360122074184750?pnref=story

mercoledì 3 giugno 2015

Anagni - Opportunità per le nostre imprese in Cina

Giovedì 4 giugno, nella Sala della Ragione del Comune di Anagni a partire dalle 10.30, si terrà il convegno "Parco delle Eccellenze Italiane - Una concreta opportunità per le nostre imprese in Cina".
Un incontro tra le aziende del territorio e Confimprese NordOvest che, in partenariato con la Municipalità di Hangzhou, ha realizzato un parco dedicato alle eccellenze Made in Italy, composto da un area espositiva commerciale di oltre 87.000 mq, che vedrà l’apertura di vetrine permanenti per la vendita di servizi e prodotti. Il parco mira ad attirare consumatori privati, ma soprattutto buyer, distributori e importatori cinesi.
Nell'anno 2012 la vendita totale dei generi di consumo nella zona urbana di Hangzhou ha raggiunto 294,46 miliardi Rmb (renmimbi, la valuta della Repubblica popolare cinese) e realizzato una percentuale di incremento del 15,5% rispetto all'anno precedente.
Il suo investimento totale è stato di 1,8 miliardi Rmb. E' un'impresa statale affiliata al Comitato Amministrativo della Zona di Sviluppo Economico di Qianjiang.
Giovando di un importante sostegno da parte del governo locale, il Parco è dotato di un alto livello di gestione, buona qualità di impresa, e politiche favorevoli.
Al meeting interverranno: il sindaco di Anagni Fausto Bassetta, il presidente di Confimprese Italia Guido D’Amico, il presidente di Confimprese NordOvest Carmine Gelli e Antonio Pompeo, presidente della Provincia di Frosinone.

lunedì 1 giugno 2015

Al Metropolitan di New York l'urna di Anagni scomparsa


Fonte: Il Messaggero cultura
Un'urna cineraria romana, trovata ad Anagni,  antica di duemila anni, larga mezzo metro e con un'iconografia insolita e bellissima, dal 2002 è al Metropolitan a New York, che l'ha comperata da Sotheby's per oltre 260 mila dollari. leggi articolo originale




Al Metropolitan i misteri dell’urna di Anagni



Un’urna cineraria romana antica di duemila anni, larga mezzo metro e con un’iconografia insolita e bellissima, dal 2002 è al Metropolitan a New York, che l’ha comperata da Sotheby’s per oltre 260 mila dollari.
È stata scavata ad Anagni nel 1899, ed è uscita dal nostro Paese senza nessun permesso: probabilmente, negli Anni 60 del secolo scorso. E ora è al centro di un mistero, perché dopo l’acquisto, è incredibilmente saltato fuori, e chissà come, un rilevante frammento che la completa. È una storia tutta da raccontare, per le sue mille stranezze. Il reperto non mostra volti, o nomi ed epigrafi, su alcun lato: su tre, solo svariati cumuli di scudi, schinieri e corazze, le ruote d’un carro; l’altro ha una falsa porta affiancata da alberi d’alloro, ma è molto lacunosa. Un evidente bottino di guerra. Per Sotheby’s, «un esempio unico». «Gli specialisti l’hanno paragonata alla base della Colonna Traiana», dice Sandra Gatti, archeologa della soprintendenza per il Lazio
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LA STORIA
Ne parla per la prima volta la contessa Ersilia Caetani Lovatelli, nel 1900: trovata ad Anagni, sui campi di Pietro Balestra, a due chilometri dalla Villa degli imperatori, già di Marc’Aurelio, poi dei Severi. Durante i lavori agricoli, una camera sepolcrale rettangolare, con l’urna «infranta in vari pezzi»; altri frammenti «non fu possibile recuperarli, per quante ricerche ed escavazioni fece a tal effetto il sig. dott. Pietro Balestra». Non si sa a chi appartenesse, certamente a un condottiero ma al ritrovamento, mancava ogni iscrizione. È in marmo lunense, «assai leggiadramente istoriata». Gli insiemi di oggetti bellici la fanno quasi sembrare un’opera assai più vicina a noi: se è lecito lo sfondone, quasi cubista. Se ne accorge anche il Metropolitan. All’asta, è quotata da 60 a 90 mila dollari però il museo ne sborsa parecchi di più, pur di averla: «Altamente inusuale la sua iconografia», «i pannelli rappresentano un lavoro di alta qualità, eseguito per una committenza speciale».

L’oggetto ha fortuna: pubblicato almeno altre nove volte in altrettanti testi. Ma mostra sempre una vasta parte di uno dei due pannelli maggiori mancante: nell’angolo in alto, a destra. Una foto del 1928, è sicuramente diversa da quella che l’ha resa nota: presumibilmente, l’urna è ancora ad Anagni. Matilde Mazzolani per prima la dichiara «dispersa», nel 1969. E proprio dagli Anni 60, l’oggetto si ritrova a Londra: prima è del collezionista K. J. Hewett, morto nel 1994 a 80 anni, poi, di Howard Ricketts. Ma nel 1976, varca l’Oceano. È a Chicago: cambia per tre volte padrone, fino a che non va all’asta da Sotheby’s, a New York.

IL FRAMMENTO
Intanto, a Londra, in un’altra asta di Sotheby’s del 1988, compare anche il frammento mancante. Dichiarato, in maniera errata, «copia dall’antico». Però, all’atto dello scavo, la contessa Lovatelli aveva certificato che niente di più era stato trovato: i tombaroli si sono prodigati, nuovamente, nel terreno della scoperta? Comunque, il lacerto è comperato da Ariel Herrmann, che, poco dopo l’acquisto dell’urna da parte del Met, lo dona al museo. Combacia perfettamente, e completa la faccia mutila. In gran parte ricomposta (tranne un lato minore con la falsa porta), l’urna viene esposta nella nuova galleria del Metropolitan, restaurata grazie al dono di 20 milioni di dollari della fondazione Shelby White e Leon Levy: famosa coppia di collezionisti, che ha già restituito all’Italia oggetti scavati di frodo, Infatti, non disdegnava di acquistare capolavori dell’antico estratti illegalmente dal nostro sottosuolo, ed usciti di contrabbando dal Paese.

IL GIALLO
Ariel Herrmann nasce Kozloff, è stata curator al museo di Cleveland e suo marito John, a quello di Boston. Entrambi sono spesso citati nel processo contro Gianfranco Becchina: uno dei due grandi “trafficanti” italiani cui, in Svizzera, sono stati confiscati migliaia di pezzi e foto. John viene definito mediatore per la coppia Levy-White. La moglie, per ammissione del memoriale di Robert Hecht, che ha ceduto al Met il Cratere di Eufronio con la “Morte di Sarpedonte” ora tornato a Villa Giulia, ha accresciuto la collezione con oggetti dal nostro Paese, e, dal 1980 al 1994, è stata in contatto con Becchina, trattando acquisti. Ma ha pure messo a punto la documentazione dei reperti poi confluiti nella collezione Fleischman, venduta al Getty ma ritenuta strumento per riciclare i reperti dall’allora Pm Paolo Giorgio Ferri. Stranamente, il nuovo frammento dell’urna di Anagni arriva proprio a lei.
Un’urna dunque di mille misteri. Tranne uno: dall’Italia, è uscita di contrabbando. Sandra Gatti, a lungo a capo dell’Ufficio esportazione di Roma, non ha trovato le tracce di nessuna autorizzazione, obbligatoria dal 1909 in poi.
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This Roman cinerary urn is highly unusual in having the spoils of war as its principal theme. Despite the fragmentary nature of the piece, the trophies and piles of...
METMUSEUM.ORG